Il fotografo Paolo Mazzanti ha viaggiato in 150 Paesi del mondo, dall'Asia all'Africa, dal Sud America all'Oceania, costituendo un archivio di oltre 35mila fotografie.

Si dice che la fotografia rubi l’anima, e lo si può dire a maggior ragione se l’obiettivo è puntato dritto negli occhi di qualcuno. Indagare l’essenza dell’uomo è quello che vuole fare Paolo Mazzanti.

Paolo Mazzzanti, sessant’anni, viaggiatore accanito da trenta non si limita però a inanellare chilometri. Con se ha sempre, infatti, una macchina fotografica che rispecchia fedelmente i suoi incontri.

Una lente che si focalizza anche su tradizioni antiche, culti e celebrazioni a ricordare come un simile percorso di ricerca fosse già stato intrapreso dagli anni ’60 da Ferdinando Scianna, allorché egli pure documentava le feste religiose nella Sicilia di allora, interessato com’era alle manifestazioni del mondo contadino e agli studi antropologici.

L'artista riesce ad attirare con i suoi suggestivi ritratti lo sguardo dell'osservatore e lo porta ad intercedere negli occhi dei suoi personaggi i colori, i sapori, i ritmi che segnano la vita di genti lontane nel tempo e nello spazio, vicine nell'unica dignità che ci rende tutti uomini e donne, bambini e adulti.

Paolo Mazzanti, imprendiotre bolognese con un passato sportivo e un'incontenibile passione per i viaggi, da anni frequenta i paesi della fascia subsahariana, per realizzare reportage etnografici.